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Diceva Mae West: “Le brave ragazze vanno in Paradiso. Le cattive ragazze vanno dappertutto”. Ma cosa fanno oggi le “cattive ragazze”? Quelle che se ne infischiano della prudenza, che infrangono le regole, che sin da poppanti ciucciano vodka e si accoppiano felici per strada? Come fanno, oggi, le cattive ragazze a trasgredire? Perché non è affatto semplice essere trasgressive, da quando un esercito smisurato di brave ragazze si è messo d’impegno a mostrare ogni più romantico segreto, ben oltre le tonsille, esibendosi in una quantità infinita di selfie, una sequenza interminabile di chiappe, cosce e labbra gonfie come seni. Lo fanno tutti, e dunque non c’è niente di anormale, oggi, nel mostrare faccia e sedere entrambi sorridenti, nel mettersi in posa labbra e petto in fuori, sul viso un perenne broncetto da lolita, anche quando l’età di lolita l’hai superata da oltre un trentennio. Mamme in microbikini che fanno l’occhiolino, zie in nanopantaloncini che si scolano il quinto shottino, pargolette travestite da pornodive, ma mica per davvero, solo il tempo di scattare qualche foto e pubblicarle all’istante sul proprio profilo. Senza pensarci. Senza ripensarci. Una sequenza di sorrisi volgari, espressioni allusive, posizioni audaci, ma non sul serio, solo per finta, per farsi due risate al ritorno dalle vacanze. Si è sparsa la voce, e si è sparsa tra milioni di persone contemporaneamente, che per sentirsi liberi sessualmente, per poter manifestare appieno la propria libertà sessuale ed esercitarla senza restrizioni, sia indispensabile potersi filmare durante i rapporti intimi, altrimenti è castrante, noioso e retrivo. Perché guardare, si sa, è più appagante di fare l’amore all’infinito. Ma qualcuno si domanda come mai, d’un tratto, questo pensiero sia comune a milioni di persone? E cosa ci sia di trasgressivo nel fare qualcosa che fanno tutti, come bravi soldatini? Sempre in posa, ciak si gira. E se penso alle cattive ragazze mi viene una tristezza infinita: che dovranno fare queste poverette per trasgredire? Forse se ne stanno chiuse in camera a leggere un libro di nascosto, con di fianco una tisana, e quando fanno sesso spengono luce e telefonino.

Maria Tina Bruno

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