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“La turista italiana”, di Maria Tina Bruno, pubblicato da Pop Edizioni, è un romanzo di quasi 500 pagine che scorrono velocissime, grazie alla scrittura dell’autrice e alla sua capacità di toccare in maniera mai banale né troppo enfatica temi anche molto scottanti.
La fine di un amore mai metabolizzata, lo strazio che deriva dalla difficoltà di rinnamorarsi, l’insicurezza e la pretesa di porsi obiettivi quasi sempre irraggiungibili, la profonda solitudine che incombe anche quando si è in coppia, passando per argomenti legati alla più recente attualità come il Revenge Porn e il Ghosting.
Nel brano che avete appena letto assistiamo all’incontro tra la protagonista e una vecchia fiamma del suo attuale “compagno”.
Claudia è in vacanza a Chania, nell’isola greca di Creta, dove inaspettatamente si invaghisce della guida turistica Aleksandros, che la scaraventerà in un confronto continuo con le sue innumerevoli donne del presente e del passato.
Claudia ha appena finito di confidarsi al telefono con la sua migliore amica, quando si ritrova dentro casa l’ingombrante presenza di Aida.
Come si può già notare da questo breve stralcio, il “botta e risposta” tra le due è condotto in maniera magistrale. Maria Tina Bruno fa affiorare un’agguerrita seppur latente competizione tra i due amori dell’uomo, finendo per renderla una sorta di vivace passaggio di consegne, in cui non è affatto chiaro chi alla fine consegnerà e che cosa.
Perché questo è anche un romanzo sulla tanto bistrattata capacità di allearsi tra donne, persino quando sembra del tutto improbabile.

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