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Ieri, 2 Giugno, era la Festa della Repubblica Italiana. Chissà se i nostri connazionali sanno come si è arrivati a istituirla.
Chissà se si rendono conto di tutti gli sforzi civili, bellici, morali che sono stati necessari per arrivare al referendum che l’ha poi sancita.
L’avvento del Fascismo appoggiato dai Savoia, l’entrata in guerra e le leggi razziali controfirmate dal sovrano, il tardivo allontanamento dal regime mussoliniano l’8 settembre del ’43, la Resistenza, la guerra civile, la liberazione dal nazifascismo.
Di tutto questo parla la graphic novel “Orrido famigliare”, scritta e disegnata da Giorgio Franzaroli, e pubblicata da Pop Edizioni.
Franzaroli, apprezzatissimo disegnatore e vignettista, con quest’opera in due volumi ha scelto di raccontare i grandi eventi italiani tra il primo e il secondo dopoguerra, dal punto di vista dei suoi famigliari, che quelle vicende hanno vissuto sulla propria pelle.
La Grande Storia rispecchiata nelle quotidiane vicende famigliari di nonno Riccardo, antifascista, perseguitato dal regime, obbligato all’espatrio e, al suo ritorno, costretto ad andare a lavorare nelle miniere istriane, e la nonna Lucia, sempre pronta a difendere gli innocenti e la lotta partigiana anche a rischio della propria vita.
Le mille peripezie di un uomo e della sua famiglia, obbligati a essere eroici nel senso più naturale del termine: per sopravvivere, senza tradire i propri convincimenti politici.
Due libri fondamentali anche per informare i più giovani sulla nostra storia recente nella maniera meno retorica e più godibile che si possa immaginare.
In questo periodo più che mai, per non dimenticare da dove arriviamo e chi siamo. E a chi dovremmo dire grazie: quegli uomini e donne che oggi ci sembrano soltanto anziani.

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