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Quanto costa un libro? O meglio, che cosa determina il prezzo di copertina?
A spanne un libro stampato in tipografia costa intorno ai 3 euro (dipende dal numero di pagine, dal tipo di carta, di copertina, di legatura, che sia in bianco e nero o a colori, e dalla tiratura).
A questo va aggiunto circa il 30% del prezzo di copertina da dare al distributore, affinché il libro arrivi nelle librerie, e almeno un altro 30% che spetta al libraio in caso di vendita (la stessa percentuale grossomodo viene richiesta dagli store online).
Poi ci sono i diritti d’autore che nella maggior parte dei casi vanno dal 5 al 10%.
Fanno eccezione i “trattamenti agevolati” che pochissime case editrici, le più virtuose, riconoscono ai propri autori: come Pop Edizioni che arriva a concedere il doppio del massimo, cioè il 20%, sin dalla prima copia venduta.
Con quello che rimane si pagano i correttori di bozze, gli editor, i grafici, gli impaginatori, l’ufficio stampa, gli impiegati amministrativi, le sponsorizzazioni sui social network e tutte le attività promozionali.
Infine c’è l’Iva, che per l’editoria è al 4%.
Il poco che resta è il guadagno.
Perciò dobbiamo essere particolarmente grati allo sforzo di quegli editori che, nonostante tutte queste spese, riescano a mantenere i prezzi popolari, ossia abbordabili per la gran parte degli acquirenti.
Il modo migliore per premiarli, ovviamente, è comprare le loro pubblicazioni. È anche la maniera più concreta di far capire che sono sulla strada giusta.
(Pensierino della notte: devo scrivere tanto, ogni giorno, e leggere molto di più. Pensierino del giorno: non basta avere ispirazione, creatività e talento: per scrivere bene servono anche disciplina, determinazione e allenamento.)
Siamo una casa editrice NON A PAGAMENTO, perciò investiamo i nostri soldi, lavoro e competenze solo per pubblicare libri di cui ci innamoriamo. Se siete degli scrittori meravigliosi, potete inviare i vostri testi, in formato word o pdf, a pubblicazione@popedizioni.it Ma prima rileggeteli, valutateli e correggeteli con onestà, generosità e rigore. E ricordate che i refusi non sono una disattenzione, sono una perversione. Grazie.

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