Un tempo il critico letterario era una figura importante un po’ per tutti.
Per i lettori, perché consigliava nuovi titoli con affidabile competenza, ma anche per gli autori, che potevano prendere spunto dalle sue segnalazioni per eliminare alcuni errori o facilonerie dal proprio stile.
Ora il suo ruolo è stato notevolmente ridimensionato, soprattutto da quando i quotidiani, che ospitano i suoi pezzi, riscuotono sempre meno interesse presso il grande pubblico.
E allora, chi è che oggi riesce a spostare le vendite dei libri?
In altre parole, chi o che cosa riesce a convincere i lettori ad acquistare un libro piuttosto che un altro?
La miriade di blogger che riempiono il web con resoconti delle loro letture svolti in maniera più o meno professionale? Il passaparola tra amici fidati? Le brevi recensioni lasciate dagli utenti sugli store online?
Fino a poco tempo fa avevano un certo peso anche i gruppi di lettura, formati da conoscenti che decidevano di leggere uno stesso titolo per poi discuterne insieme nel fine-settimana. Esistono ancora realtà come queste?
Un certo ruolo lo avevano anche le trasmissioni televisive dedicate ai libri, che però sono diventate via via sempre meno.
E i cosiddetti Booktoker, ossia i Tiktoker che parlano di narrativa (come pure i profili Instagram), rivolgendosi principalmente ai giovani, vi hanno mai convinto a leggere un libro?
(Pensierino della notte: devo scrivere tanto, ogni giorno, e leggere molto di più. Pensierino del giorno: non basta avere ispirazione, creatività e talento: per scrivere bene servono anche disciplina, determinazione e allenamento.)
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