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“L’estate sta finendo e un anno se ne va, sto diventando grande, lo sai che non mi va” cantavano un tempo i Righeira.
Quanta arte è stata ispirata da questa stagione?
Adesso che volge lentamente al termine, cerchiamo di individuare qualche libro “estivo”, a cominciare dal titolo, come nel caso dello scespiriano “Sogno di una notte di mezza estate” o del celebre romanzo di Cesare Pavese “La bella estate”, quella vissuta dalla proletaria Ginia grazie all’amicizia con l’ambigua Amelia.
Poi c’è “Incontro d’estate” di Truman Capote, la burrascosa storia d’amore di Grady e Clyde, che si concluderà con un tragico incidente stradale, un po’ come il film “Il sorpasso”, anch’esso ambientato in piena estate.
Alla famiglia Carofiglio deve piacere particolarmente questo periodo dell’anno: Gianrico ha scritto “L’estate fredda”, mentre del fratello Francesco è “L’estate dell’incanto”.
Ci sono romanzi in cui l’estate sembra un personaggio aggiuntivo, come nelle opere di Stephen King “Stand by me” e “It”. Pensarle in un’altra stagione è un po’ come immaginarsi “Shining” ambientato in primavera.
Per non parlare poi de “L’isola di Arturo” di Elsa Morante. Le avventure del giovane protagonista, quasi sempre abbandonato a se stesso, sarebbero inimmaginabili fuori da un’isola di Procida invasa dal sole accecante e dalla calura agostana.
Qual è la vostra estate letteraria preferita? C’è un romanzo che vi scalda la pelle più del sole?
(Pensierino della notte: devo scrivere tanto, ogni giorno, e leggere molto di più. Pensierino del giorno: non basta avere ispirazione, creatività e talento: per scrivere bene servono anche disciplina, determinazione e allenamento.)
Siamo una casa editrice NON A PAGAMENTO, perciò investiamo i nostri soldi, lavoro e competenze solo per pubblicare libri di cui ci innamoriamo. Se siete degli scrittori meravigliosi, potete inviare i vostri testi, in formato word o pdf, a pubblicazione@popedizioni.it Ma prima rileggeteli, valutateli e correggeteli con onestà, generosità e rigore. E ricordate che i refusi non sono una disattenzione, sono una perversione. Grazie.

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