Non solo gli scrittori sono creativi, ma anche i lettori. La maggior parte delle storie che leggiamo parla di noi, perché i libri ci fanno rivivere episodi ed emozioni che sono stati anche nostri. Quando un racconto è coinvolgente, si sviluppa un’empatia fra autore e lettore che porta a una condivisione di immaginari: i mondi custoditi nelle pagine e nell’inchiostro riprendono vita grazie alla fantasia di chi legge, la quale però, allo stesso tempo, aggiunge sempre qualcosa, trasforma le fattezze di un personaggio, arricchisce una tavola imbandita con i propri piatti preferiti. Le parole di un testo letterario si riempiono anche della nostra esperienza. Ma c’è un ostacolo: leggere è faticoso. L’incontro tra il lettore e il libro può essere un vero fallimento e, come quando ci si imbatte in una persona che non si vedeva da molto tempo, all’inizio si è diffidenti, disorientati e distratti. In un mondo in cui tutto è diventato istantaneo e immediato, si preferiscono altre forme di intrattenimento più facilmente fruibili in termini di tempo e di impegno intellettuale. Leggere, invece, richiede uno sforzo che consiste nel fermarsi e restare in silenzio, prendendosi del tempo per il dialogo, con noi stessi e con l’autore. Non a caso un libro si può ricordare per anni o aver voglia di rileggerlo ogni tanto, perché è un oggetto prezioso che è diventato nostro.
(Pensierino della notte: devo scrivere tanto, ogni giorno, e leggere molto di più. Pensierino del giorno: non basta avere ispirazione, creatività e talento: per scrivere bene servono anche disciplina, determinazione e allenamento.)
Siamo una casa editrice NON A PAGAMENTO, perciò investiamo i nostri soldi, lavoro e competenze solo per pubblicare libri di cui ci innamoriamo. Se siete degli scrittori meravigliosi, potete inviare i vostri testi, in formato word o pdf, a pubblicazione@popedizioni.it Ma prima rileggeteli, valutateli e correggeteli con onestà, generosità e rigore. E ricordate che i refusi non sono una disattenzione, sono una perversione. Grazie.
