Sì, se sei Jorge Luis Borges. Altrimenti, scrivere può somigliare a un incubo: a fronte di pochi, meravigliosi attimi di senso di onnipotenza scaturiti dal guizzo, dall’idea fatidica, dalla luce di un’intuizione, seguono necessariamente (e se non seguono, è un bel problema) molte ore impiegate nel tentativo di: 1) tradurre la luminosa intuizione in pensiero creativo; 2) tradurre il pensiero creativo in pensiero logico e sequenziale, seppure non del tutto corrispondente all’intuizione di partenza; 3) tradurre il pensiero logico in parole che non ne appiattiscano eccessivamente il senso e le sfumature; 4) sostituire le parole trovate con altre più adatte a restituire la pienezza, la complessità e l’essenza del pensiero che, via via, apparirà chiaro e delineato; 5) scrivere e riscrivere affinché il pensiero e le parole si trasformino in capacità di raccontare; 6) cancellare tutto e ricominciare affinché la capacità di raccontare si trasformi in capacità di emozionare. Perché non basta saper scrivere e neppure saper raccontare. La scrittura è essenzialmente questo: capacità di emozionare e trasportare chi legge in un universo di cui siete gli unici creatori.
Vi sembra un lavoro eccessivo? Bene, perché questo accade molto di rado. Nella maggior parte dei casi, infatti, l’intuizione di partenza non è abbastanza luminosa come ci era sembrata e bisogna cercarne un’altra. Non scoraggiatevi, perseverate. (Pensierino della notte: devo scrivere tanto, ogni giorno, e leggere molto di più. Pensierino del giorno: non basta avere ispirazione, creatività e talento: per scrivere bene servono anche disciplina, determinazione e allenamento.)
NON siamo una casa editrice A PAGAMENTO, perciò investiamo i nostri soldi, lavoro e competenze solo per pubblicare libri di cui ci innamoriamo perdutamente. Se siete degli scrittori meravigliosi, potete inviare i vostri testi, in formato word o pdf, a pubblicazione@popedizioni.it Ma prima rileggeteli, valutateli e correggeteli con onestà, generosità e rigore. E ricordate che i refusi non sono una disattenzione, sono una perversione. Grazie infinite.
Vi sembra un lavoro eccessivo? Bene, perché questo accade molto di rado. Nella maggior parte dei casi, infatti, l’intuizione di partenza non è abbastanza luminosa come ci era sembrata e bisogna cercarne un’altra. Non scoraggiatevi, perseverate. (Pensierino della notte: devo scrivere tanto, ogni giorno, e leggere molto di più. Pensierino del giorno: non basta avere ispirazione, creatività e talento: per scrivere bene servono anche disciplina, determinazione e allenamento.)
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