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Per la nostra rubrica, interamente dedicata a tutti gli scrittori del socio-cosmo, oggi vi presentiamo il testo della Marchesa del Grillo.

Continuate ad inviarci le vostre creazioni e noi continueremo a darvi voce!

 

Guardati. Non vorresti prenderti a schiaffi? Pensa di parlare alla te stessa di quando avevi 13 anni. A quella bambina chiacchierona, brutta, grassa, con l’apparecchio ai denti e gli occhiali. Pensa di parlarti dal futuro e di poterti salvare nel passato.

Non è abbagliante la tentazione di poter avere una te stessa come angelo custode, che ti impedisca di crollare sotto il peso della tua schiacciante mediocrità? Fossi in te, bambina, ne approfitterei. E anzi, rilancerei con più foga, chiedendo alla te stessa del futuro di poter esprimere tre desideri, come se fosse un genio della lampada venuto fuori da chissà dove a tenderti una mano nelle tenebre. Usali al meglio questi tre desideri, bambina. Non farti irretire dalle golose e false maglie del qui e ora. Non chiedere la bellezza, la magrezza, la popolarità, l’amicizia.

Chiedi la forza di importi in un mondo di macerie, di sentire in ogni poro il dolore di un cuore morto per gioire di più quando nuova luce vi entrerà come in un prisma e si rifrangerà in milioni di raggi cocenti. Abbi il coraggio, a quella te stessa del futuro, di chiedere l’eternità. Sogna, bambina. Sogna.

 

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