Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG “Donne non facciamolo in Rete”, nata per tutelare le donne dai pericoli del web.
All’inizio del mese di settembre una donna di 47 anni di Brindisi è stata uccisa dal proprio ex.
Purtroppo è una storia tristemente già sentita.
Neppure la dinamica è nuova: l’uomo le ha sparato e poi si è suicidato.
E anche il movente è sempre il solito: lei lo aveva lasciato, lui pretendeva che tornasse, soprattutto non voleva che fosse di nessun altro.
Il copione di questo dramma, però, si ripete quasi ogni giorno. Le istituzioni si sono troppe volte dimostrate impreparate per prevenire o comunque contrastare eventi di questo tipo.
Perciò conviene rendersi conto fin da subito che siamo noi stesse a doverci proteggere, cercando il tempestivo supporto di familiari, amici e istituzioni.
Ormai non dovrebbero più esistere dubbi: un uomo che esprime il proprio amore attraverso la possessività, la gelosia e la violenza non è un uomo innamorato, ma un individuo che gode nell’esercitare potere su una persona che reputa più debole.
E quando quell’apparente debolezza si trasforma in un’inattesa prova di coraggio, una sorta di incomprensibile ribellione, l’uomo si sente minacciato e risponde nella maniera più vendicativa.
Non permettete a nessuno di alzare le mani su di voi o di ferirvi psicologicamente. Se lo fa anche solo una volta è già una volta di troppo. Fatevi forza e lasciatelo prima che sia troppo tardi.
Non c’è modo di cambiarlo. Non riuscirete a fare emergere il buono che c’è in lui, come vi augurate.
L’unica vittoria possibile con un uomo di questo tipo è separare la propria strada dalla sua e mettersi al sicuro il prima possibile, senza prestare ascolto alle facili promesse di cambiamento che vorrà farvi per telefono o di persona.
Una volta che lo lasciate non tornate mai sui vostri passi. Andate dritte per la vostra strada, una vita nuova e senz’altro più felice vi attende.
(Sonia F.)
