Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG “Donne non facciamolo in Rete”, nata per tutelare le donne dai pericoli del web.
E dopo tante brutte notizie di questi ultimi giorni, ecco una storia a lieto fine che riguarda un cambiamento di genere.
Salvatore ora si chiama Simona. A 51 anni ha avuto il coraggio di mettere in atto quello che desiderava da tutta la vita, diventare ciò che, a dispetto della sua natura esteriore, si era sempre sentito di essere: una donna.
Salvatore è professore di materie umanistiche in una scuola media superiore di Torre Annunziata. Al contrario di tanti casi analoghi ma assai più dolorosi, in cui alcuni docenti che hanno intrapreso lo stesso percorso si sono scontrati con il proprio ambiente di lavoro, con esiti talora sfociati nel più tragico degli epiloghi, lui è stato sempre sostenuto dai colleghi e dagli studenti (eccezion fatta per una piccola minoranza di immancabili detrattori).
Simona ora ricorda con piacere i molti messaggi d’affetto e di incoraggiamento ricevuti dai ragazzi delle sue classi e dagli altri professori, che non l’hanno mai fatta sentire sola, mentre procedeva verso un cambiamento tanto complesso.
La professoressa transgender spiega che questa scelta di vita è stata del tutto naturale anche per i suoi alunni che, nati e cresciuti in un mondo più evoluto rispetto a quello dei loro genitori, ormai non vedono nulla di male in una persona intrappolata nel corpo sbagliato che legittimamente fa di tutto per affrancarsene.
La docente sta per mettere in scena un testo teatrale che possa servire da supporto morale per quelle persone che si trovano nelle sue stesse condizioni, ma che magari non sono altrettanto fortunate da godere di così tanta benevolenza attorno a loro.
Quindi, benvenuta tra noi donne, Simona, che da sempre lottiamo contro pregiudizi e preconcetti, salari più bassi rispetto agli uomini, assunzioni a rischio, ruoli imposti e battute volgari…
(Sara S.)
