Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG “Donne non facciamolo in Rete”, nata per tutelare le donne dai pericoli del web.
Oggi ricorre la Giornata Mondiale dell’Autismo. Ne abbiamo fatta di strada in questi anni, da quando le poche informazioni sull’autismo ci arrivavano dal film “Rain Man”.
È vero, ne sappiamo di più, abbiamo iniziato a conoscere le sfumature tra disturbi più invalidanti e forme di autismo che invece consentono all’individuo molteplici interazioni sociali.
Forse però le tante notizie che circolano ci fanno peccare di presunzione, credendo di sapere più di quanto in realtà sappiamo.
Ecco perché è davvero utile a tutti l’opera di divulgazione che da anni sta facendo Red Fryk Hey, ballerina, insegnante, coreografa e attivista nel campo dell’autismo: lei riesce a parlarne “dall’interno”, cercando di mostrarci il mondo attraverso gli occhi di una persona autistica. E lo fa sui social e con produzioni multimediali.
“L’autismo è una caratteristica mentale, è un modo di essere, uno dei tanti modi in cui la mente umana può essere, un tipo di organizzazione neurobiologica della mente, un funzionamento mentale” si legge sul suo sito. Il punto di vista di un autistico, puntualizza, può rappresentare un arricchimento per chi ne sia fuori.
Uno degli scopi che Red Fryk Hey si prefigge è di riuscire a integrare sempre più chi sia affetto da certi deficit del neurosviluppo con il resto della società. E lo fa in prima persona, dimostrandolo con i suoi spettacoli e gli incontri fisici e virtuali con il pubblico.
Il modo in cui questa ragazza sa esporre le peculiarità quotidianamente collegate alla sua neurodivergenza (come lei stessa la chiama) serve alle famiglie di giovani con disturbi simili ai suoi, ma anche a chi ne sia privo, per cercare di addentrarsi in un mondo tanto complesso quanto affascinante.
(Sara D.)
