Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG “Donne non facciamolo in Rete”, nata per tutelare le donne dai pericoli del web.
Sappiamo bene che cosa sia il Revenge Porn, una pratica odiosissima, sempre più diffusa online, che vede noi donne come vittime designate.
Il più delle volte è il solito maschio frustrato che, quando viene lasciato da una donna, decide di perseguitarla condividendo in Rete immagini che la ritraggono in momenti di intimità sessuale.
Anche se a vergognarsi non deve mai essere la vittima di un reato ma il colpevole, di fatto sapere che la propria intimità sessuale sia esposta a chiunque provoca un profondo senso di disagio, di rabbia, di umiliazione e, soprattutto, impotenza.
Ma qualcosa finalmente sta cambiando, e lo dimostra quel che ha fatto una ragazza di 21 anni di Perugia, quando ha capito di essere vittima di Revenge Porn.
Come racconta lei stessa al quotidiano “Repubblica”, dopo aver scoperto che alcuni suoi filmati intimi giravano su un gruppo Telegram dedicato a punire “le ex”, si è iscritta fingendosi uomo.
Ha stretto amicizia via chat con uno degli amministratori del gruppo e l’ha convinto a incontrarsi di persona. Quando l’uomo si è trovato davanti casa la ragazza dei filmati è crollato a terra implorandola di non denunciarlo.
La donna, giustamente, non si è lasciata impietosire. Anzi, si è fatta consegnare il telefonino, trovando centinaia di immagini sessualmente esplicite di altre donne, che ha subito avvisato, affinché lo denunciassero.
L’intraprendenza di questa ragazza è ESEMPLARE.
Se finalmente noi donne, anziché subire e soffrire per le conseguenze di questo odioso reato, reagissimo umiliando e denunciando il colpevole, questi “uomini” non avrebbero vita facile.
Agiamo subito, magari alleandoci con altre donne, senza temere il giudizio di nessuno e senza timore.
Perché chi compie Revenge Porn è solo un vigliacco, e i vigliacchi hanno sempre paura.
(Sara C.)
