207

Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG “Donne non facciamolo in Rete”, nata per tutelare le donne dai pericoli del web.
Una storia davvero ignobile quella che vede coinvolto un preside di Catania e alcune studentesse del liceo.
Il sessantunenne aveva iniziato a mostrare un morboso interesse verso le alunne mettendo dei like alle loro foto, rintracciate sui vari social.
Dopo di che le convocava nel proprio ufficio dove, a porte chiuse, le tempestava di attenzioni fuori luogo e in molti casi gravissime, tanto da essere finito agli arresti domiciliari per la denuncia di una di loro.
Sembra che il dirigente scolastico fosse solito apostrofare le studentesse con frasi come “Vi mordo” o “Vi sculaccio se non studiate”, a cui seguiva un comportamento tutt’altro che ortodosso: abbracci, frasi sessualmente allusive, richieste di baci, palpeggiamenti, tentativi di approccio puntualmente respinti dalle giovani.
A una di loro avrebbe addirittura preso la mano per appoggiarsela sulle parti intime.
Le cimici installate dagli inquirenti non hanno fatto che confermare le parole della quindicenne.
Non so a voi, ma a me fa ribrezzo anche solo pensare a un essere tanto viscido.
Già è ripugnante un uomo che importuna sessualmente una donna, ma quando lo fa con delle minorenni approfittandosi del suo ruolo di educatore didattico il disgusto sale esponenzialmente.
A processo il preside si è difeso dicendo che il suo atteggiamento caloroso è stato mal interpretato dalle vittime…
Io mi chiedo, ma per certi posti di lavoro non dovrebbe essere obbligatorio superare dei test psicoattitudinali?
(Sonia F.)

Lascia un commento

Condividi:

Gli ultimi POST

Le rubriche

Mondo Pop
Donne
come noi
La bottega
delle parole
Parola
d'autore
A voce
alta

Resta aggiornato

Instagram feed