Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG “ @DonnenonfacciamoloinRete ”, nata per tutelare le donne dai pericoli del web.
Oggi in Italia una donna non è libera di fare ciò che vuole del proprio corpo.
Se è un’artista, non può nemmeno raccontarsi attraverso canoni da lei scelti e ritenuti coerenti al suo progetto artistico.
Sto parlando di Elodie.
Negli ultimi mesi del 2023 ha riempito i principali palazzetti d’Italia e non c’è voluto molto prima che gli haters la attaccassero sui social per “essere troppo svestita e farlo per esibizionismo”.
Insomma, il lavoro iniziato da Raffaella Carrà nel 1971 col suo ombelico a vista, ahimè, è andato perduto.
Nel 2023 la percezione del corpo femminile è ancora diversa da quella del corpo maschile.
Non solo, oggi esistono molti più modi per blaterare le proprie critiche a gran voce.
Nella società del paradosso in cui viviamo, dove ogni giorno sui social circolano corpi (non tutti consapevoli del fatto che spesso sono trattati come merce), il nudo di una donna viene ancora messo alla gogna.
Elodie ha risposto in modo elegante: nelle sue stories di Instagram ha pubblicato immagini che ritraevano colleghi apparsi nudi sulle copertine di riviste e album.
In “Under The Radar” Robbie Williams si arrampica su un albero con addosso solo i calzini.
Nel 2010 Vanity Fair ha messo in copertina Biagio Antonacci coperto solo da un vinile e nel 2022 Mahmood e Blanco con le mani sui genitali.
Su di loro non mi pare che si fossero scatenate queste polemiche.
La cattiveria di certi commenti sotto le foto di Elodie fanno perdere la pazienza e la speranza su una sana capacità di giudizio delle persone, soprattutto perché la maggioranza delle critiche proviene proprio da donne.
Le stesse donne che combattono la violenza di genere e rivendicano (giustamente) la libertà di decidere del proprio corpo, eppure puntano il dito se a farlo è una donna famosa.
In quale delle due affermazioni – libertà per le donne e pregiudizio contro le donne – non siamo del tutto consapevoli?
(Francesca C.)
