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Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG @DonnenonfacciamoloinRete, nata per tutelare le donne e i minori dai pericoli del web.
Lo scorso gennaio, alla Camera, si è tenuto un convegno organizzato dalla Lega contro il diritto di aborto, definito “non morale”, anche nei casi di violenza sessuale. Questo convegno è stato l’ennesimo attacco a libertà e diritti fondamentali delle donne, l’ultimo episodio di una retorica sempre più retrograda e oscurantista, pronta a negare l’autodeterminazione delle donne sul proprio corpo e nella propria vita.
La coalizione attualmente al governo sta portando l’Italia sempre più indietro, un passo alla volta:
– taglio ai fondi per la prevenzione della violenza contro le donne (dai 17 milioni di euro stanziati dal governo Draghi siamo passati a 5 milioni);
– proposta di legge per rendere reato universale la maternità surrogata;
– creazione di una “stanza per l’ascolto” del battito del feto, per convincere le donne a non abortire;
– bonus per secondo figlio alle donne che “contribuiscono alla società”;
– retorica della maternità come massima aspirazione di ogni donna (parole della Mennuni, su La7).
“Dio, patria e famiglia” è una vecchia gabbia che questo governo sta riportando in auge con una propaganda che va radicalizzandosi mese dopo mese. Secondo la quale la donna è relegata a una mera funzione biologica: donare figli alla patria. Ed è proprio grazie a questi rigurgiti patriarcali che poi si fortifica l’idea che la donna sia solo un oggetto, uno strumento, un possesso, una funzione domestica.
Il governo attuale non sta facendo assolutamente nulla per tutelare le donne, che sono sempre più di tutti, tranne che di se stesse.
Le nostre nonne, bisnonne e madri hanno lottato per dare voce ai diritti delle donne. Ora tocca a noi difenderli con le unghie e con i denti.
(Sara D.)

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