Come ogni domenica, vi presentiamo un brano tratto dalla nostra pagina FB e IG @DonnenonfacciamoloinRete, nata per tutelare le donne e i minori dai pericoli del web.
In occasione della giornata nazionale del fiocchetto lilla, il programma tv “Italiasì” ha invitato la ex modella Ilaria Capponi (terza classificata a Miss Italia 2007) perché parlasse del suo percorso di guarigione dalla bulimia.
Ilaria ha raccontato di quando, durante i casting, pur essendo sottopeso le dicevano che aveva le gambe un po’ grosse, e ha ammesso che proprio a causa di questi standard surreali ha abbandonato le passerelle, dopo che due agenzie l’avevano rifiutata per la sua taglia 42.
Ha denunciato l’ipocrisia delle agenzie di moda che “invitano a presentarsi solo se si superano i 175 cm di altezza con 90 cm (massimo) di fianchi” e specificano: “Senza fare diete o cose che ledano la salute della persona”.
Nel corso della puntata ha sottolineato che lo stilista Guillermo Mariotto, anche lui ospite della trasmissione, durante Miss Italia l’aveva misurata per sottolineare che era troppo grassa.
A chiunque sarebbe bastato per scavarsi una buca e infilarcisi per la vergogna, ma invece Mariotto ha continuato a sghignazzare beato.
Parliamo tanto di normalizzazione dei canoni di bellezza, ma nella pratica siamo indietro anni luce.
Platinette (anche lei ospite) ha aggiunto:Tu sei curvy”, quasi fosse un’offesa.
Non so se avete mai visto una foto di Ilaria Capponi, ma se lei è “curvy” 8 donne su 10 sono gigantesche.
Quando Ilaria ha salutato il pubblico e se n’è andata, Platinette ha puntualizzato: “Ha il culo basso” e Mariotto s’è fatto una grassa risata, senza che nessuno dei presenti sia intervenuto in difesa di Ilaria.
Lei ha replicato online: “Credo che la vicenda si commenti da sola, e che non sia altro che la piena conferma del sistema che ho più volte denunciato”.
Platinette si è scusata su Instagram, ma la macchia resta. Se pure lei si mette a fare body shaming, non c’è speranza: abbiamo ancora una cultura maschilista e retrograda.
“Italiani bella gente”: e invece, sia uomini che donne, siamo tutti “maschi” dentro e ipocriti fuori.
(Sonia F.)
