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“Non è mai troppo tardi” è la frase che tutti quanti ripetono parlando della signora Imelda, che a novant’anni ha deciso di riprendere in mano i testi scolastici per affrontare l’esame di maturità che l’avrebbe finalmente resa maestra.
Un sogno che ha coltivato per decenni, ma che la vita le aveva finora impedito di realizzare.
“Senza sacrificio non si ottiene nulla” ha spiegato la donna. “No pain no gain” come dicono gli inglesi.
Certo, il suo è solo un modo per dare finalmente soddisfazione alle ambizioni della giovinezza, e non diventerà un lavoro.
Ed è proprio per questo che la caparbietà va premiata: soprattutto qui in Italia, cioè nel paese occidentale con il minor numero di laureati, che oltretutto hanno enormi difficoltà a ottenere un lavoro adeguato alle loro competenze.
Un paese che spende una valanga di soldi per far frequentare scuole e università ai suoi figli senza poi investire minimamente su di loro, tanto da obbligarli a cercare fortuna all’estero o ad accontentarsi di lavori precari.
Eppure per moltissimi il diritto allo studio è ancora un privilegio, un sogno da rincorrere per tutta la vita: “Lo studio, il sapere, il desiderio di conoscere non hanno età e io ne sono la dimostrazione” ha dichiarato orgogliosa la signora Imelda, prima di sedersi ad affrontare le prove scritte dell’esame di maturità. E guardando gli occhi di questa donna determinata e fantasiosa, bisogna ammettere che è proprio vero, saper coltivare i sogni impedisce alla nostra mente di invecchiare.

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