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Una diagnosi errata fornita da tre diverse aziende ospedaliere (di Roma, Terni e Cesena) è costata a Anna Leonori l’amputazione di tutti e quattro gli arti per un tumore inesistente, rivelatosi poi una semplice infezione trascurata.
Razionalmente, è impossibile anche soltanto immaginare che cosa significhi ritrovarsi di colpo senza braccia e gambe per un tragico errore medico.
A questo si aggiungano i nove lunghi anni di battaglia legale contro gli avvocati dei tre ospedali, conclusi infine con una vittoria che le ha fruttato un risarcimento milionario.
Anna ha dichiarato che spenderà questi soldi per migliorare la sua vita.
Infatti non si è mai data per vinta e, dopo un primo periodo trascorso su una carrozzina, anche grazie agli incitamenti di Bebe Vio ha deciso di tornare ad alzarsi.
Per farlo, però, erano necessarie protesi molto costose. La solidarietà della gente comune è riuscita a raccogliere i novantamila euro per acquistarle.
Anna ha confessato di averle sempre usate con grande parsimonia per evitarne il progressivo deterioramento, in vista del termine del periodo di garanzia.
Ora il risarcimento le permetterà di indossarle con maggiore tranquillità.
L’augurio per questa giovane donna, così ingiustamente colpita dall’incapacità professionale di alcuni medici, è quello di riuscire a vivere appieno i prossimi anni, con la consapevolezza e l’orgoglio di chi è riuscito a difendersi da un’orribile ingiustizia.

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