Di fronte ad alcune campagne promozionali, i soliti haters insorgono: “Com’è possibile che la pubblicità di una crema di bellezza venga affidata a modelle oversize, con difetti fisici evidenti come la vitiligine”, insomma a donne che non incarnano gli ideali di bellezza a cui da anni siamo abituati?
La spiegazione è piuttosto semplice: di recente è stata elaborata una nuova strategia di marketing per raggiungere una categoria più sensibile agli stereotipi negativi del mondo femminile, che includa qualunque tipo di corpo.
Ma perché le aziende sono diventate così inclusive?
Per attingere a una clientela che di solito non si fa incantare dalla modella fisicamente perfetta, ma che invece riesce a credere al messaggio di una donna “come lei”.
Ben altra cosa, però, è riuscire a interpretare veramente i bisogni di persone distanti dal concetto di perfezione estetica.
E pian piano ci stiamo arrivando. Non più trucchi pubblicitari per vendere un prodotto “generico” facendo leva su un messaggio furbetto, ma prodotti che realmente vanno incontro alle esigenze di chiunque, a prescindere dai centimetri e dai chili di troppo.
Sentirsi a proprio agio e seducenti con un capo di moda intima è possibile già da qualche anno, da quando le aziende hanno creato collezioni dedicate a chi ha un corpo esuberante.
Ma non sempre è altrettanto economico.
Ecco perché una grande catena di supermercati ha pensato di creare una linea di intimo adatta a ogni taglia e caratteristica, a un prezzo contenuto.
Con una proposta che spazia dai tessuti sportivi al pizzo, si prefigge di soddisfare una clientela quanto più vasta possibile.
E se si vuole realmente parlare di inclusività, non basta proporre modelli adatti a tutti, servono anche prezzi adatti a qualunque portafoglio.
E così, dopo aver selezionato frutta e verdura per un’alimentazione sana, possiamo aggiungere al carrello della spesa un reggiseno o un paio di boxer tanto carini.
