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Di sicuro è stato un evento che rimarrà nella memoria per lungo tempo.
Una cena firmata dallo chef stellato Davide Oldani e alla fine il concerto con il più famoso gruppo musicale italiano nel mondo, i Måneskin.
Questa è stata la festa di Natale offerta da Luxottica, leader mondiale per le montature di occhiali, ai suoi 5mila dipendenti della sede di Agordo.
Era da tre anni che non si festeggiava più il Natale tutti insieme in azienda, prima per il Covid e poi per la scomparsa, nel 2022, del patron Leonardo Del Vecchio.
Ma il regalo dell’azienda per i suoi dipendenti è stato solo il frutto della ben conosciuta gestione paternalistica della grande industria, un modo ottimale di gestire il personale, una strategia manageriale per costruire consenso nel luogo di lavoro?
Non esattamente.
I lavoratori, infatti, godevano già di stipendi più alti del 23% nel settore, e a novembre scorso era stato siglato tra le parti sociali il nuovo contratto 2024-2026 destinato ai quasi 15mila dipendenti degli stabilimenti italiani.
Il contratto prevede l’introduzione graduale della settimana corta, quattro giorni di lavoro a parità di stipendio, mentre lo scorso maggio era stato accordato un premio di produzione di 4mila euro a testa per i dipendenti che avevano contribuito alla crescita dell’azienda del 17 % rispetto all’anno precedente.
Sul sito dell’azienda si legge: “L’accordo contribuisce a disegnare una nuova frontiera del lavoro in Italia, ispirata a principi di equità e inclusione. Nasce da un processo di ascolto costante dei dipendenti per ampliare le opportunità di conciliazione vita-lavoro all’interno delle fabbriche, riaffermando la centralità del benessere dei lavoratori quale motore della sostenibilità economica e sociale delle aziende”.
Inoltre: “Il contratto potenzia una serie di iniziative già in essere in azienda, ampliando il diritto allo studio, valorizzando la staffetta generazionale e implementando le ferie solidali e i permessi per l’inserimento dei figli presso asili nido e scuole materne”.
Che cosa ne pensate?
Non sarebbe ora che anche le altre aziende si occupassero di rendere più facile la vita dei propri lavoratori?

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